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Dellantonio Cirillo "Bora"

Scultore e Maestro d'Arte

Cirillo Dellantonio Scultore in legno Direttore della Scuola D’intaglio in legno a Warbrunn, Germania
(Slesia) Cirillo Dellantonio, figlio di Giovanni Battista e Andreana Sommavilla, naque a Moena Li 27 ottobre 1876 . Suo padre era un semplice chiodaiolo,il quale però se ne intendeva anche di orologi, eda lui il giovinetto ereditò l’abilita’ nella mano e passione all’arte, mentre la sua buona madre ne formo’ il cuore plasmandolo alla più schietta e sentita religiosità.

Ben presto Si sviluppò in lui un talento del disegnatore. Ma non potendo a Moena comperarsi colori, egli pitturava i suoi disegni col sugo dei mirtilli e lamponi. Dopo avere frequentate scuole popolari a Moena, il Cirillo ando’ due anni sopra Bolzano ove frequento’la scuola per impararvi la lingua tedesca. Là egli comincio a disegnare dal vero castelli e paesaggi. La scelta della cariera pero non fu facile per lui perchè non sapeva se aveva da diventare maestro di scuola e scultore. In patria il Dellantonio aveva ricevuto impressioni artistiche dei quadri del suo compatriota il pittore Valentino Rovisi (morto nel 1785) , in Fassa si intagliava, in Gardena ancora di più, e cosi’ il titubante giovanotto si decise in scultura in legno. Ciò non piaceva a suo padre. Siccome questi aveva d?innanzi agli occhi la sorte di alcuni scultori (fra essi G. B. Pettina di Moena) che non avevano potuto sostenersi coll’esercizio della loro arte, cosi’ diede al figliuolo il suo consenso di diventare scultore alla condizione che prima imparasse un mestiere, onde al bisogno avesse di che mantenersi. Cosi’ il giovane Cirillo venne nella bottega di chiodaiolo di suo padre, dove egli fece tale progresso, che dopo sei mesi era capace di produrre 700 pezzi di chiodi da scarpe al giorno! Cio’ basto’ al padre, il quale nel 1892 condusse il sedicenne Cirillo a Ortisei di Gardena dallo scultore Augusto Runggaldier, il quale intagliava per un negoziante statue di santi , di angeli e altri oggetti per ornamento di chiese. Cirillo era un apprendista assai zelante; lavorava giornalmente 11-12 ore al giorno, imparando dal maestro e dagli allievi più vecchi; dappertutto aveva L’occhio, tutto osservava, e faceva schizzi e progetti; era insomma infaticabile nell’assimilarsi tutte le propietà artistiche. Intanto il pittore e scultore Giuseppe Moroder Lusemberg divenne direttore della i. r. Scuola di intaglio eretta giusto allora dal governo Austriaco a Ortisei. Bravo scultore e pittore accademico, scolaro del Defregger, il Moroder fu un eccellente maestro , e il Dellantonio imparo’ molto da lui perchè, dopo 5 anni di studio presso il suo vecchio maestro, entro (1897) nel laboratorio del Moroder, del quale sposò poi la figlia Emma, e vi rimase fino al 1900. Poi il Dellantonio fu direttore dell’ officina di immagini sacre e di altari della Ditta Francesco Martinez (1900-1904. I suoi lavori incominciarono ad ottenere ammirazione e medaglie d’oro e d’argento in diverse Esposizioni D’arte, ed egli aveva raggiunto il più alto punto che si poteva raggiungere ad Ortisei. Fu il Moroder che Lo slanciò più avanti. Nel 1898 questi accompagnò il Dellantonio a Monaco a visitarvi i tesori d’arte, di quella città , e là il nostrogiovane scultore ebbe una profonda impressione nel lavoratorio de Lenback.

Nel 1902 fece con altri scultori un viaggio a Venezia e in alcune altre città dell’ Italia settentrionale. Vi ammirò le opere d’arte , e capi’ che a lui mancava una propria espressione delle forme. Allora non si contentò più di lavorare scolasticamente come aveva fatto fino allora, ma si affaticò a sviluppare sempre più il suo talento artistico, trovando un proprio metodo d’intaglio. Mentre si trovava in questo periodo di sviluppo del suo genio artistico , ricevette L’invito di nomina a maestro di intaglio in legno a Warmbrunn ( Slesia Prussiana) ; ed egli, dopo lunghe trattative, accettò quel posto nel 1904. Cosi’ potè continuare il suo perfezionamento nell’ arte, e dedicarsi a produrre opere di proprio genio. Quantunque non pagato riccamente, fu però in posizione economica sicura da poter darsi tutto ad o opere di commercio ma di arte, mentre era nel tempo istesso tutto intento a formare dei bravi allievi. La sua attività come docente e come artista si manifestò già nei primi anni che insegnò e lavorò a Warmbruun, tanto da diventare artista superiore. Una cariera di sviluppo artistico tale (dice il suo biografo signor Fischer , borgomastro di Goblenza ) che ne offri’ ben pochi esempi la storia del arte! Da lui uscirono non solo magnifici lavori artistici, ammirati e lodati, ma anche numerosi articoli e libri del ramo. Il dellantonio infatti è autore di due libri che gli fecero onore e diffusero , e diffusero il suo nome e la sua fama in tutte le terre germaniche.

Nel 1915 pubblicò a Monaco il libro: “L’insegnamento delle proporzioni e anatomia plastica del corpo umano”, che ebbe gia tre edizioni; e nel 1920: “l’arte dell’ intaglio in legno”, che ebbe due edizioni. Tanto celebre divenne il Dellantonio presso i circoli artistici e presso le autorità e la corte imperiale, che gia prima della guerra fu nominato cittadino germanico di Warmbrunn.

Nel 1915 durante la guerra. Fu mandato a Bruxelles addetto alla selezione militare per L’abbellimento e L’ornamento di cimiteri di guerra, colà ebbe la bella occasione di visitare chiese, musei e raccolte private di lavori plastici del passato, come pure di studiare le opere scultorie più insigni. Oltre che a Bruxelles , il nostro scultore fu ad Anversa, a Get, a Brugge a Meclinia, a Lovanio e inaltre città artistiche. Nel novembre !918 torno a Warmbrunn ove la sua scuola aveva sofferto molti danni, la scuola di lavoro era stata devastata, gli schizzi in creta spezzati; i suoi lavori in parte distrutti,altri spariti; quasi tutti gli allievi, e un maestro caduti in guerra; un altro morto di malattia…….. La sua scuola fu riattivata con vecchi allievi, con mutilati di guerra, con ufficiali dimessi ecc.

NEL 1919 il Dellantonio fece a Warbrunn una esposizione dei propri lavori( Berlino, Monaco ecc.) Nel 1921 la scuola fu in pericolo di venir chiusa e il nostro Cirillo era li per andare a Kiel o a Magdenburgo. Ma la scuola cosi importante per la regione dei monti dei Giganti (Riesengebirge) fu conservata, e il Dellantonio ne venne nominato Direttore. La scuola fu trasformata in una scuola di scultori e di stipellai, che devono riuscire ad eseguire poi dà se ogni lavoro del ramo, che abbia significato artistico. Nel 1924 la sua scuola contava ben 69 allievi fissi . In essa Dellantonio introdusse il lavoro di figure giocattoli,tabelle segnative, statue di genere, figure di santi, ornamenti per mobili, per lampadari ecc.

Nel 1925 il Governo della Germania mandò il Dellantonio delegato della Repubblica all’Esposizione Generale D’arte a Parigi; onore questo non piccolo fatto a un italiano in uno stato tedesco di 60 milioni di abitanti! Dice il Fischer : “ Cirillo Dellantonio non e un maestro nel senso comune della parola; e un insegnante che fra i suoi allievi in tutti i bisogni dell’insegnamento e della vita; un consigliere, una guida da dal cure di padre, cosi’ che i suoi scolari trovano in lui non solo il sostegno per diventare artisti, ma anche per diventare uomini di valore. Egli arrivò persino a costruire una casa per scolari, dove ai giovani della regione viene facilitata la frequentazione della scuola con abitazione e vitto a buon prezzo. L’arte religiosa e coltivata con vero sentimento di credente Dellantonio. Maria Santissima fù da lui effigiata in diversi modi: Maria col Bambino ( Mater amabilis ) ; Maria fra gli angeli; Maria addolorata; i santi sono espressi in attitudini meravigliosamente belle; le scene storiche sono esatte, toccanti; un suo Ecce homo,bellissimo; fu assunto da una ditta di Insbrck come immagine sacra di commercio ecc. ecc “Come il Dellantonio Sappia esprimere il sentimento ( dice il suo biografo ) lo dimostra la figura della Mestizia nella statua del Monumento ai Caduti di Warmbrunn. E’ una madre coperta di un manto il capo, coperto iol volto,tutta coperta. Con la faccia tra le mani… eppure sempra di vedere il suo immenso dolore in ogni linea della figura”. Il Fischer finisce come segue IL suo articolo biografico sul Dellantonio (pubblicato in una rivista di Bratislavia): “ le opere del Dellantonio stanni nelle prime file della creazione artistica dei nostri giorni. Delle sue fonti e del tutto individuali creazioni dell’ intaglio in legno emana una grande magia di attrattiva, che accenna ad un risorgimento artistico. Specialmente nell’ atre religiosa o di chiesa si manifesta il suo influsso in quanto che, in luogo di produzione di opere a macchina, viene di nuovo in valore L’opera d' arte, o almeno un buon lavoro fatto a mano. Se fosse da mettere in rango ad artisti viventi D’Europa , Cirillo Dellantonio otterebbe sicuramente un posto in prima fila, si mirabile lo sviluppo seppe egli ottenere all’arte della scultura in legno. Cirillo Dellantonio ha guadagnato la cittadinanza non solo nello Stato e fra il popolo tedesco, ma anche nell’ arte , che egli seppe elevare a cosi grande altezza”!

 
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